Il Castello Di Venere
Costruito nel XII secolo dai Normanni sull’area del tempio della dea Venere, si erge sulla medesima rupe cilindrica famosa fin dai tempi più antichi. Le mura del tempio furono edificate, secondo la mitologia greca, dallo stesso Dedalo. All’inizio dell’era cristiana, il tempio era già in stato di abbandono nonostante gli interventi degli imperatori romani a suo favore.
I Normanni lo adibirono a sede della Regia Amministrazione. Successivamente, fino ai primi del Novecento, fu trasformato in carcere. Un ponte levatoio lo congiungeva al piano circostante, difeso anch’esso da torri e fortificazioni, inteso come “Castello del Balio”.
Il tempio occupava solo una parte della spianata rocciosa. Nel piazzale interno del castello sono visibili tamburi di colonne ioniche, frammenti di fregio, elementi decorativi vari, di ordine dorico.
Il cosiddetto “Pozzo di Venere”, dagli antichi ritenuto piscina della dea, era molto probabilmente un capace granaio.